Brucio

martedì, giugno 27, 2006

Non ce la faccio più

Fine settimana.
Alla fine l'emergenza sonno mi ha convinto e la mia settimana finisce qui.
Tre giorni improvvisi presi istintivamente.
Guardi ho bisogno di prendere tre giorni.
Non è riuscita a dire niente se non "e va beh....magari me lo dica prima se può".
Non me li faccio neppure firmare. Semplicemente non vengo a lavorare.
E' per queste piccole cose che sono l'idolo dei colleghi.
Perchè tutti aspettano il momento giusto. Io invece prendo un momento che mi capita e di sorpresa ottengo tre giorni di ferie senza preavviso.
Fantastico.
Non sono Jed a caso.
Però sono stanco morto. Uno straccio.
Potrei addormentarmi ovunque.
Oggi io e Anna ci siamo svegliati alle sei del mattino alchè dopo alcune schermaglie abbiam deciso che andavamo a fare colazione insieme.
Perchè è un momento che siamo così. Non conta se sono le quattro del mattino o le sei. Si fa quel che ci va.
Potevamo aspettare un giorno,domani sono in ferie.
Niente.
Niente calcoli mai.
Che pazzi.
Ora lei mi bacia ovunque. Perfino per strada.
Io cerco di non essere pessimista ma la amo.

lunedì, giugno 26, 2006

Effetti collaterali

Vuoto.
Non che non si sia vissuto il weekend. E' che ho un grande vuoto da scrivere. Troppe cose. Non mi riesce la solita operazione imbuto.
Quell'operazione letteraria per cui infilo tutta una giornata dentro un imbuto e ne fuoriescono poche frasi spezzate.
E' anche il coma che mi accompagna al lavoro premuroso questo lunedì mattina.
Sapete di cosa avrei bisogno?
Di prendermi mezza settimana di ferie. E giuro che oggi provo a prenderla.
Il piatto cerebrale post weekend mi impedisce di approntare post decenti. In compenso ho una certa abbronzatura.
E un certo bisogno di un lunedì pomeriggio di pioggia e di amore.
Ci sarebbe da dire del pomeriggio in barca di ieri.
Delle birre in riva alla spiaggia di ieri sera.
Del sabato a vedere il Rhythm n Blues.
Del tentativo sofferto ma tenero di sesso nella vasca da bagno a due piazze di Anna.
Del venerdì troppo lungo.
Ma ho un vuoto.
E l'imbuto non mi funziona.
Effetti collaterali direi.

venerdì, giugno 23, 2006

Suona bene

Non ero preparato mentalmente.
Perchè chissà dove ho la testa io in questo periodo. Ma ne avevo da tirare fuori e quindi la serata di ieri è stata bella.
Bella perchè alcune persone vengono da anni a vedermi.
Poi c'era poca gente e quindi è stato tutto molto intimo.
Le canzoni sono filate via aperte e a me in verità sembrava di avere la voce troppo rotta. Come se avessi poco respiro e un filo nella gola che inciampava il canto. Ma Sorridoalcielo ha detto che invece sembrava rabbia. E siccome lei ha suonato benissimo (prima di me) le credo.
Sì è stato un concerto partecipato.
C'era Anna.
C'era E.
C'era Lara.
Una decina di anni di amore. Loro si squadravano.
E e Lara ci tenevano molto a far sapere che i miei pezzi li conoscevano a memoria. Anna sapeva che "1.000 cose" parla di lei. L'ho eseguita nel momento esatto in cui lei stava chiedendosi se l'avrei fatta.
Che strano vedersele in fila. La situazione era tenuta sù dalla mia emozione.
Suonare le cose che scrivi ti dà proprio un'altra carica.
E' come se non vivessi invano.
Alla fine Anna mi ha detto "ti amo".
O Cristo. Ho detto io.
It sounds good.

giovedì, giugno 22, 2006

Amarcord

C'è stato un tempo che mi affezionavo troppo.
Mi affezionavo alla giacca che indossavo,alle scarpe.
Avevo la necessità di avere un gruppo intorno. E avevo la necessità di sentirlo mio. Di esserne al centro. O comunque non escluso.
Avevo bisogno di essere ascoltato ma non è che avessi troppo da dire. E in fondo quello che riuscivo a stringere erano testi che andavano giusto bene per essere un po' cantati.
Mi ricordo che a volte la finestra era più interessante della televisione.
Giorni che cercavo di iniziare una storia da ricordare quando sarei diventato famoso con la chitarra.
Altre sere le ho passate leggendo. A volte molto. A volte non riuscivo più ad andare avanti e il libro rimaneva a metà.
La mattina non mi sono quasi mai svegliato a ore indecenti. Anche quando andavo a letto all'alba, Direi che per le dieci sono quasi sempre sveglio.
Negli anni sto apprezzando la possibilità di dormicchiare il pomeriggio.
Le cose importanti fino a quattordici anni suonati sono state il calcio e la bicicletta.
Ma sognavo una certa Adriana.
Cosa sognassi di fare però non mi è mica ancora chiaro adesso.
Le auto di mio padre sono una piccola storia;fiat 500,fiat 127,alfetta,alfasud,alfa 33,golf (rubata),golf(rubata),audi e y10,audi e polo,audi e yaris. In mezzo un autobianchi "ereditata" e una panda ma non ricordo dove.
Una portinaia che ancora si ricorda di me.
Ci sono ancora le portinaie?
La figlia della portinaia è ancora venuta al matrimonio di mia sorella.
"E tu non ti sposi?". Ha detto.
"No,oggi no".
Sua figlia si chiama come mia sorella.
Da quando ci siamo trasferiti sono un po' cambiato.
Pensavo che non mi sarei mai più spostato di qui.
Ma ora non so.

mercoledì, giugno 21, 2006

Nuove leggi

Leggi del nuovo governo:
1) è fatto divieto a Tiziano Ferro di cantare.
2) le canne si possono fumare con il permesso dei fratelli maggiori.
3)Il gelato da seduti non può costare sopra i tre Euro
4) Il tradimento ha un risarcimento economico fisso di 25.000 Euro.
5) Berlusconi diventa un personaggio televisivo da sit com buonista tipo Jerry Scotti o Enzo Jacchetti.
6) Alla radio si possono mettere su dischi di durata superiore ai due minuti e mezzo.
7) A scuola si insegna anche musica. Licei compresi.
8) Le imprese vanno a scuola a cercarsi i manager,gli artigiani,gli artisti di domani.
9) Retequattro ai Gay
10) Una volta alla settimana bisogna ascoltarsi un disco. Ascoltarlo. Cioè sedersi e non fare nient'altro che ascoltarre e riflettere. Non fare qualcosa con un sottofondo.
11) Una volta al mese bisogna leggere un libro o niente stipendio.
12) I giornalisti possono mentire tre volte poi vanno direttamente in tv.
13) Emilio Fede è simpatico e torna a fare cabaret.
14) Dopo cinque anni che prendi 1000-1300 euro per una volta a sorpresa in busta paga trovi 5000 euro.
15) Chi va in discoteca trendona il giorno dopo riceve la visita della Guardia di Finanza.
16) La Siae è abolita e il diritto d'autore è pagato reperendo fondi da un fisso sulle esibizioni sostituibile da un fisso annuo.
17) L' Enpals è abolita e i suoi funzionari deportati.
18) L'Italia fa parte di diritto dell'America Latina.
19) si adotta pari pari il sistema tedesco.
20) La nazionale italiana torna di unidici titolari fissi ( tipo Zoff,Gentile,Cabrini...). Non che si cambiano centocinquanta giocatori in due anni fino a che arrivano i mondiali e il primo gol che prendi gli undici che stanno giocando si guardano in faccia e non sanno come cazzo giocare contro una squadra che ha undici titolari fissi da due annie si conoscono a memoria e ci fregano con non chalance.
21) Law è laureata di diritto.
22) Jed nuovo direttore d'Italia.
23) Sono abolite le slot nei bar.
24) Chi vuole fare lo scrittore prende diecimila Euro sulla fiducia da ridare dopo un anno che il libro è pubblicato. Se non scrive il libro ne dovrà 20.000 al governo;
25) E' obbligo delle scuole di essere anche case editrici.
26) Il figlio è sempre e solo della madre.
27) Quando uno ha sonno può non andare a lavorare.
28) E' inutile piangere sul caffè macchiato.
29) Sono aboliti i costi fissi in bolletta.
30) Dopo ventanni che uno fa il fornaio va direttamente in Parlamento.

martedì, giugno 20, 2006

Il prezzo della normalità

Caro Presidente Napolitano,
non so se sia a Lei che io mi debba rivolgere ma ascolti cosa mi è successo ieri sera. La ragazza che frequento lavora tutte le (sante) sere e pertanto tutte le sere io aspetto che lei finisca di pulire il suo ristorante e poi si cerca qualcosa da fare.
Così ho fatto ieri.
Ma sa,c'è grossa crisi e il lunedì non è che si voglia spendere. Allora proprio ieri sera annusata la buona temperatura ci siamo orientati per un bel gelatino. Si è aggregata la sorella.
Si è parlato di molte cose. Anche conversazioni di livello sui bambini e sull'affidamento con strascichi sulla psicologia femminile e maschile con digressioni sull'antropologia.
Tutti esaltati dalla normalità del nostro lunedì sera con le tre palline di gelato sul tavolino.
Nel mio caso stracciatella,cioccolato e ciliegia per capirci.
Embè,dico io ma ero tutto contento di non passare la solita serata a bere e a dire minchiate quando,cazzo,chiediamo il conto. (Pago io Presidente,lei capisce vero?)
Quindici Euro. Ma Jesus Christ quanto costa oggi un cazzo di gelato?
Ma Vaffanculo,al B-Side o da Manuello ci uscivano sette o otto piccole.
Che cazzo. Tre palline di latte aromatizzato per tre tre persone quasi trentamila lire. E' così che invogliate le persone a diventare normali?
Io torno a leggere Huxley e a prediligere l'LSD se Lei non prende provvedimenti.
Grazie e ciao.

Piesse; ma davvero Lei era comunista?

lunedì, giugno 19, 2006

La casa

La nuova casa di Anna è bellissima.
Sta sopra una piazzetta del centro storico al terzo piano.
Poche settimane fa nell'esecuzione di lavori di manutenzione della piazza è stata scoperta una chiesa dell'epoca romana ed è quindi stato effettuato lo scavo e il restauro. Così ora ti svegli e guardando giù hai i resti di una chiesa di un migliaio di anni fa. Contando che sono state scoperte diverse tombe e scheletri puoi anche fare qualche pensiero del tipo "Poltergeist" ma questo è un dettaglio.
Anna ama l'arte povera e mi tocca fare qualche mostra d'antiquariato ma tanto non abbiamo un soldo e quindi la cosa è più veloce e le trattative meno noiose.
Certo che a vederci dal di fuori questo weekend siamo sembrati veri.
Con tanto di convivenza.
Per tre piani ho tirato sù con quello che gli ha fatto i lavori in casa il letto a due piazze,una decina di sacchetti di roba e un mobile cassettiera di peso fantozziano. Niente da dire,proprio un servo della gleba.
Ma ho avuto le mie soddisfazioni. E' bello svegliarsi tra nuovi tetti.
Un'altra casa, un altra parete,altri spazzolini miei sparpagliati nel mondo. Jed love in the world.
Pensavo a queste cose intanto.
Cercando di assaporare qualcosa prima di un'inevitabile ansia.
Ansia maledetta vieni ,ti sto aspettando sai?

giovedì, giugno 15, 2006

Benedetto Jed musicista sensibile

Benedetto Jed.
Ma di nuovo tre ore di sonno?
Di nuovo birra,vodke arancia, chupito...?
Ma che tipo che sei. Eppure lo sapevi che era una giornata pesante oggi...
E il bello che eri già in mutande e maglietta,già sul letto con le vongole e la pasta nel del cammin dell'apparato digerente. Già con l'occhio mezzo giù. Poi il messaggio sulla Jam session. Poi Anna che chiede se mi voglio riposare.
Ecco quel mio sorrisetto diabolico.
La Jam session era partita piano ma si vedeva che c'era voglia in questo finto giugno in cui nessuno osa.
I ragazzini del metal provano il blues e viene fuori qualcosa tra il crucco e il napoletano. Ma si ci mescola apposta. Poi riprendo la chitarra io. I shall be released,While my guitar gently weeps e una finale like a rolling stone. Un trittico cattivo e maledetto suonato bello ubriachetto e caldo.
Zeus alla batteria girava giusto e Pip al basso teneva abbastanza le cose insieme.
Poi che dire,girava tutto e Anna era molto più affettuosa. Stavamo andando troppo lontano quando abbiamo incontrato il percussionista del mio trio che vagava tristo e sperduto. E' un tipo unico.
Discorsi confusi,quattro frecce,baci (non col percussionista),risate e parole.
Stasera a sorpresa si suona. E io nonostante sia in pieno coma ne ho una voglia incontenibile.
Il bello di Jed è proprio questo;tu lo vedi la mattina in ufficio,bocca aperta,occhi viola,occhiaie e aritmia cardiaca e non ci crederesti mai che è in piena forma.

mercoledì, giugno 14, 2006

Extended play

Anche se il disco dell'Estate si fa attendere c'è questa meravigliosa canzone che si intitola "Mister Bojangles" di Neil Diamond che mi sta facendo impazzire. Amo i toni discendenti e queste voci calde che danno subito la sensazione del sole sulla pelle e dell'auto scoperta sulla strada.
Sì c'è un pò di coast to coast nelle mie vene. Un po' di gipsy in my soul direbbe Van Morrison.
Il sonno mi sta uccidendo. Lo dico col sorriso sulle labbra e gli occhi viola.
Ad Anna piaccio barbuto. Questa poi. Non che mi dispiaccia aver la barba ma mi sento come se avessi dieci anni in più. Ieri ho fatto una stima definitiva di quanto dovrebbe durare la vita dell'uomo moderno: quattrocento anni. Ovviamente dovremmo avere almeno tre vite (o tre cannoncini).
Io ero un mago col primo cannoncino,poi appena ne perdevo uno (a qualsiasi gioco) perdevo in un attimo anche gli altri due. Era strana sta cosa.
Comunque nella mia riconsiderazione dell'esistenza di cui prego il Divino di prendere atto e tenere conto si valuti che naturalmente tutte le età si stirerebbero sulla nuova lunghezza d'onda;quindi facendo la debita proporzione l'infanzia durerebbe una cinquantina di anni,l'adolescenza dieci o quindici e il periodo venti-quaranta esattamente 106 anni.
L'esistenza dei tre cannoncini...ehm,vite... si renderebbe necessaria per il moltilplicarsi esponenziale delle possibilità di morte.
Naturalmente quando muori verrebbe fuori quella scritta tipo " se vuoi continuare premi start entro dieci secondi".
Che non voglio mica costringere nessuno a vivere.

martedì, giugno 13, 2006

Far la pace con l'amore

Ieri proprio una figata.
Dopo una delle mie migliori performance di sempre la mia povera Anna si è sentita male e ha onorato il mio bagno di una serie di vomitate di notevole qualità. Ovvio che tutta una mia concezione di romanticismo ha rasentato lo stato di crisi ma insomma,capita,soprattutto dopo tutto quel vino e una mia certa abilità nello sballottamento altrui.
Coerentemente e non senza un certo intellettualismo radical chic ieri avevo saltato la partita e con nonchalance(?) avevo portato Anna e Mara (la sorella) a cena in una bellissima piazza di uno di quei tanti bellissimi borghi che abbiamo in queste zone.
E' stato strano "sentire" la partita dalle finestre degli altri. Ho apprezzato una certa italianità seppure dall'esterno.
Invece non ho apprezzato la massa di idioti che strombazzava per l'"epica" vittoria sui marziani del Ghana.
Nel pomeriggio a casa mia era piombata E.
Pericolosissimo.
Non la vedevo da due anni.
Si è parlato anche di Anna. Alla quarta volta che mi ha detto "bravo,son proprio contenta" ho pensato che non fosse proprio la verità. A maggior ragione quando ha detto che stasera mi raggiunge al locale. Viene con Lara. Che poi è la ragazza con cui la tradivo;misteri dell'amicizia femminile.
Che strano saltare l'Italia e rimanere fedele. Due sensazioni nuove.
Beh,dovevo provare prima o poi.
Sull'Italia per adesso io e il calcio non abbiamo fatto pace.
Con l'amore sì invece.
E' così strano.

lunedì, giugno 12, 2006

Lunedì

Questo Lunedì lo sto soffrendo.
Non riuscivo proprio ad alzarmi.
Ho pianto tutto il tragitto fino al lavoro,la focaccia era dura,il caffè mollo,le scale ripide e la sedia scomoda.
Inoltre saranno venti minuti che che sono le sette e cinquantotto mentre io avrei bisogno di vedere nell'orologino in basso a destra dello schermo che sono almeno le tredici e trenta.
Niente da fare. E dire che ultimamente il Lunedì lo soffrivo meno. Cominciavo a rendermi conto dell'ingiusto tran tran settimanale intorno al Martedì.
E invece ora che sto male già adesso figurati domani.
Probabile che sia l'Estate. Io ho ancora il fuso stagionale da studente;quello che in questi giorni salutava qualsiasi tipo di impegno per tre mesi. Che bello che era. Tornerei a lavorare di sabato se in cambio tornassero le vacanze estive 15 giugno-15 settembre.
L'weekend è filato via liscio con tanto miele e un pò di seccature.
Le solite seccature dello stare insieme. E' che son sensibile. E che mi annoio facile.
Ma il miele (che,sia detto per inciso,mi fa schifo ma qui vado di metafora facile) è stato così denso e spalmabile che non ho che dolcezza in bocca.
Sono soddisfatto,davvero. Ho fatto bene a vivermela.
Ricordatevi una cosa;meno parlate a una donna più lei ci arriva da sola.

venerdì, giugno 09, 2006

La gente e i ragazzi

La gente mi vuole bene.
Forse per tutti i bicchieri che ho diviso con loro.
O perchè non ho mai detto "scusa ma domattina lavoro".
O forse perchè sono antipatico e la gente capisce che mi deve prendere bene. Così si fermano,mi abbracciano,mi chiedono di suonare,mi spiegano cosa hanno fatto,mi invitano al loro cous cous,mi chiedono di me,mi dicono di passare dal loro ristorante.
Io invece la gente la odio;ma quando non è tutta insieme e cioè quando la prendi uno a uno nella notte col suo carico di fortuita disperazione la accolgo,la ascolto molto. Mi piace tirare fuori quello che vorrebbero dire.
La mostra che non riescono ad organizzare,il viaggio che hanno sognato ieri sera,il pezzo che hanno scritto.
Così questa notte in riva al mare è passata tra i pochi fuori moda a guardare la band tagliente e acerba tra i Faith No More e i Pearl Jam. A questo proposito volevo dirvi questa cosa;e una sera ogni tanto andatevela a guardare una band di ragazzini che suona,possibilmente roba loro. La musica dal vivo sta lentamente scivolando nel "fuori moda",i locali chiudono,i ragazzi non trovano spazi per urlare e questa cosa fa schifo.
Non lasciate che possano solo finire in discoteca costretti ad invidiare quei tre coglioni eletti per fare i fighetti della zona a pensare che tutte le donne sono delle zoccole. E soprattutto voi ragazze date un po' più importanza a chi cerca di fare qualcosa: suonare,scrivere,dipingere,parlare.
E un po' meno a queste automobili e a quella nomea da stronzi che tanto vi attrae.
Fuori da queste logiche c'è della gente che capisce e che vi vuole bene e dei ragazzi che porteranno avanti un discorso invece muri di gel e di plastica.

giovedì, giugno 08, 2006

Mara e la insostenibile leggerezza del mattino

Quello che non doveva succedere è successo.
Ora il discorso è questo. Io sto dormendo molto poco ed è un periodo particolare. Sono coinvolto in una storia difficile,bellissima,fragile. Basta poco a mandarmi sù,basta meno a mandarmi giù.
La mattina mi "sveglio" e piangendo dal sonno e dall'allergia espleto una serie di movimenti più automatici e ebeti possibili per arrivare il prima possibile al caffè e focaccia di Manuel dove nella più completa atarassia sfoglio un giornale a caso che impedisca a qualsiasi persona di rivolgermi parola.
Ho gli occhi rossi e gonfi,la lingua impastata,il naso che cola e parlo con fatica.
C'è solo una cosa che può peggiorare questa situazione: Mara.
Mara è la classica ragazza "nature". Scende dalla vespa ed è ovvio che verrà a fare colazione con me; ieri è stata in campagna,ha giocato col cane,è stata punta dagli insetti e mi deve far vedere dove,quando è andata a casa ha fatto i ravioli e il minestrone,oggi ha già fatto colazione all'alba con le fette biscottate,la marmellata di albicocche...
E poi adesso il lavoro va meglio,le ore passano di più anche se le giornate si allungano,sabato è andata alla spiaggia alle nove del mattino col nipotino,che non c'era ancora nessuno e poi se ne sono andati quando diventava troppo affollato.
Tutta questa inondazione di cazzate mentre io sembro Rocky Balboa alla novantaquattresima ripresa;Eh sì,eh già,ah ecco...cerco di anuire solamente ma sono un lamento indistinguibile;più devo parlare mi la lingua mi si gonfia,più il naso mi prude.
Io a quest'ora non mi devo svegliare. Il mio risveglio deve essere molto più filtrato e graduale almeno in questo mio periodo di massima allergica.
Ma Mara non si ferma,con la sua cazzo di filosofia,di pura e chiara ragazza di campagna. Sapete quelle che ho visto il mio coniglietto,ho mangiato la mia sanissima cena,ci vuole una bella colazione,mi piace la verdura,una bella corsetta,in piscina c'è una ragazza che si è rotta il piede,ho preso qualche chilo ( ma dove?...) ora farò tipo ottocentomila sport sani e all'aria aperta, tu sei dimagrito ( ma che cazzo dici?)...
Io non sono lunatico e non ho la pressione bassa. Mi piace il risveglio e non ho il risveglio col ringhio,accetto di essere svegliato a qualsiasi orario e sono bravo a riaddormentarmi o a dormire in una situazione rumorosa.
Ma toglietemi le ragazze piene di buone maniere del cazzo e vuoti ambientalistici e new age dalla mia cazzo di colazione solitaria e già di suo sofferente.
Sono appena le sette,cazzo.

martedì, giugno 06, 2006

La costruzione di un amore

Così Anna ha preso il suo bel 28 di Storia dell'Arte.
Diciamo che si è festeggiato. Era stanchissima,poverina. Però era un pò meno ansiosa.
E' quel tipo di periodo in cui per ammazzare la smielosity ci si punzecchia un po'.
Ci si mena anche un pochino. Per cambiare un po' . Offese e perdoni si mischiano e devi stare attento a mantenere tutto nello scherzo e a prendere tutto scherzosamente. E io da buon maschietto le prendo secche. Credo sia una specie di conoscenza dei punti deboli e sensibili.
Lei mi sta dicendo cose importanti di sè. Ha una gran voglia e bisogno di raccontarsi e dice che io non le dico niente di me.
Ha ragione,ho i miei motivi. prendo i miei tempi. Ho un meccanismo più complesso di attivazione della fiducia.
Abbiamo fatto una lista di cose di fare. Una lista infinita e fantasiosa. A me quello che pesa di più è che non si possa andare via. Anna è fatta per andare via. Ha l'orizzonte negli occhi.
Altre cose non mi pesano. Sono tranquillo,assurdamente tranquillo.
Le mie infinte metamorfosi. Ora sembra che sia così da una vita. Io che dopo una settimana ho sempre pensato a come uscirne il prima possibile.
In un certo senso mi faccio paura. Vorrei tirare fuori tutto quello che mi si muove dentro,tutto il male che sto,tutto il sangue che brucia ma sento di dover imparare a sfogarlo nella musica. Non posso più farlo pesare a chi mi sta intorno. Forse è un istinto protettivo verso di lei,così giovane e pura. Forse mi piace sentirla appagata.
Ecco,sto cercando di imparare a fare questo;in un certo senso mi sento in vacanza. Per una volta non sono io lo strano,l'irrazionale,l'istintivo,lo sfuggente. E' un ruolo che rivendica lei. E io me ne sto tranquillo con le mie tempeste tutte pigiate dentro a guardare quanto è uguale a me.
Non fosse per l'orgoglio che ogni tanto mi fa impazzire la circolazione direi che sono bravo.
Non so se lei si renda conto. Forse pensa che sia un bravo ragazzo. O forse pensa che sia paziente,non so.
Ogni tanto glielo vorrei chiedere. Ma cosa pensi di me?
Ma poi penso che non lo sappia ancora nemmeno lei.
Devo riascoltare "La costruzione di un amore" di Fossati.
Perchè è perfetta ora come ora.

La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane

La costruzione di un amore
....
è come un altare di sabbia
in riva al mare
...
La costruzione del mio amore
mi piace guardarla salire
...
ed io ci metto l'esperienza
come su un albero di Natale
come un regalo ad una sposa
un qualcosa che sta lí
e che non fa male
....
E ad ogni piano c'è un sorriso
per ogni inverno da passare
ad ogni piano un Paradiso
da consumare
...
e sono qui e mi meraviglia
tanto da mordermi le braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia

lunedì, giugno 05, 2006

Esistenza e condominio

Ieri non ho scritto una canzone che si intitolava "il niente".
Non l'ho scritta perchè nessuno la ascoltasse mai. Ripeteva ossessivamente le parole " il niente" con rabbia e mancanza di fede.
Diceva anche che prima di me non ero niente e che dopo neanche.
Ogni tanto ho questi sfoghi chitarristici. Momenti catartici in cui mi spiace particolarmente il dettaglio mortale della mia esistenza e anche una certa affinità tra il mistero della vita e l'assoluta mancanza di senso.
Poi alla fine non riesco a non credere per niente per molto.
Apprezzo un certo tipo di spirito religioso. Anzi apprezzo tutto qello che è spirito. Dall'umorismo alla vodka. Okay,non sono molto partecipe dello spirito di corpo e mi manca proprio coscienza dello spirito aziendale ma sono spiriti di serie B.
Sì,lo ammetto che è bello e giusto così. Si nasce e si muore dove capita e quando capita. Tra un minuto puoi provare la felicità più grande del mondo e la tristezza più inconsolabile. Tutto senza moralismo,senza privilegi,senza attenzione.
Un Dio che ci ami talmente da non esistere se non nella nostra speranza.
Forse è debole per darci troppo peso. E comunque non c'è altro. Speriamo almeno che lo spirito anche se santo abbia anche un certo humour.
E che faccia pagare a Giovanardi tutte le nostre colpe.
No,vabbè questo lo dico io così.
Comunque la mia ridente (?) (mai capito questa cosa del "ridente paesaggio" e sia chiaro che mi allineo al linguaggio solo per questioni sociali e divulgative) cittadina di villeggiatura ha conosciuto le prime ondate turistiche '06. E i più fortunati,quelli che hanno la seconda casa in coincidenza condominiale con la mia prima casa,hanno potuto sorbirsi quei venti minuti buoni di sfogo esistenziale chitarristico con tanto di salti e urla degne del miglior Robert plant d'annata...
Quando si dice la fortuna...
Roba da farmi pagare altro che quei grugni per le scale.

giovedì, giugno 01, 2006

Calci al calcio

Strano.
Stanno per iniziare i mondiali e a me non me ne può importare di meno.
Una ventina di anni fa contavo i giorni e sapevo già a memoria giocatori e calendario.
Una decina di anni fa perlomeno sapevo la data di inizio e le sere che avrebbero giocato gli azzurri.
Oggi non so quando iniziano,non sapevo che ieri giocassero,non so nemmeno se vedrò le partite dell'Italia.
La prima domanda che mi faccio è se rientrerò nella categoria un po' snob che tiferà contro o per un'altra nazione. Livello a cui non sono mai sceso ( o salito). Certo quest'anno questi veri e propri mercenari non meritano alcun sostegno,alcuna partecipazione emotiva. Men che meno il cos' detto C.t. . Ma come si fa a lasciare che tuo figlio faccia il procuratore di giocatori,cazzo! Solo l'Italia berlusconiana poteva dimenticarsi di chiedersi una cosa simile. Ma non so.
Credo che per un residuo a me sconosciuto di nazionalismo concederò agli azzurri la possibilità di conquistare sul campo una dignità che ad oggi non gli riconosco. Sempre che alla fine mi venga voglia di guardare la partita.
Quanto alla cosìdetta Moggiopoli ( ma preferisco calciopoli) quello che mi fa più schifo sono i marescialli della finanza,i direttori dei servizi segreti,i magistrati,gli esponenti delle forze armate,i politici e i ministri che chiedono i biglietti,i posti in aereo,le auto. Che schifo. Scommetto che poi facevano gli integerrimi con i poveri cristi che al chiosco non facevano uno scontrino o mettevano l'auto in seconda fila per un attimo. Con che cazzo di faccia.
Poi mi fa schifo che le partite non si compravano. Troppo umano. Era il mondo dei favori. L'arbitro più compiacente,l'ammonizione per far fuori un giocatore nella partita importante. Tutto per fare gli amici degli amici,per non essere esclusi da un giro che non ha senso di esistere o che forse si voleva formare. Per mangiare tutti. Per l'instancabile dietrologia italiana per cui bisogna fare dei poteri forti per difendersi da poteri forti che non esistono.
Un pò come quelli che ti vogliono convincere che bisogna fare la guerra per avere la pace.
Io ho avuto passione per il gioco del calcio.
Ancora oggi una bella partita sulla spiaggia o su un bel prato mi dà un'idea di libertà.
Ma con il calcio ufficiale qualcosa si è rotto per sempre.
Probabilmente tutto.