Brucio

venerdì, settembre 08, 2006

Indole

Otto settembre.
Una data molto italiana.
Io ho sonno.
Ho proprio gli occhi che mi fanno male.
La mia cura è iniziata alla grande;mi sono dimenticato di prendere una pastiglia e ne ho rimandato l'inizio dell'assunzione di un'altra. Che sfigato. Ha ragione mia madre:mi trascuro. E che ci volete fare?
Vabbè il fatto è che io non sto male. Mi sono assuefatto alla mia allergia,convivo senza traumi con il mio perenne senso di naso chiuso e sconcio.
Eppoi mi sta passando.
Piano,ma mi sta passando.
Dylan è in cima alle classifiche. E' un premio alla carriera e alla testardaggine. L'album non è un capolavoro. E' talmente classico da sembrare nuovo in quest'epoca di orpelli.
La politica italiana si sta sfaldando.
Se la sinistra radicale strappa muore. Cazzi suoi. Se le cerca.
Santoro torna in tv.
Ma io non torno alla tv. E da quando convivo non l'abbiamo e non ci manca.
Anzi.
Se mi fossi tolto la tv ai tempi del Berlusca avrei vissuto molto meglio.
Ma ho imparato la lezione.
Decidere dove,come e per quanto andare in vacanza è difficile porca merda.
Porterò avanti (?) i conti di un negozio.
Che idea.
Lo spettacolo è in stallo.
Colpa delle vacanze di due terzi del comitato direttivo. Cioè gli altri due.
La domanda è ma perchè non me ne sto mai tranquillo?
Indole forse.