Brucio

martedì, giugno 20, 2006

Il prezzo della normalità

Caro Presidente Napolitano,
non so se sia a Lei che io mi debba rivolgere ma ascolti cosa mi è successo ieri sera. La ragazza che frequento lavora tutte le (sante) sere e pertanto tutte le sere io aspetto che lei finisca di pulire il suo ristorante e poi si cerca qualcosa da fare.
Così ho fatto ieri.
Ma sa,c'è grossa crisi e il lunedì non è che si voglia spendere. Allora proprio ieri sera annusata la buona temperatura ci siamo orientati per un bel gelatino. Si è aggregata la sorella.
Si è parlato di molte cose. Anche conversazioni di livello sui bambini e sull'affidamento con strascichi sulla psicologia femminile e maschile con digressioni sull'antropologia.
Tutti esaltati dalla normalità del nostro lunedì sera con le tre palline di gelato sul tavolino.
Nel mio caso stracciatella,cioccolato e ciliegia per capirci.
Embè,dico io ma ero tutto contento di non passare la solita serata a bere e a dire minchiate quando,cazzo,chiediamo il conto. (Pago io Presidente,lei capisce vero?)
Quindici Euro. Ma Jesus Christ quanto costa oggi un cazzo di gelato?
Ma Vaffanculo,al B-Side o da Manuello ci uscivano sette o otto piccole.
Che cazzo. Tre palline di latte aromatizzato per tre tre persone quasi trentamila lire. E' così che invogliate le persone a diventare normali?
Io torno a leggere Huxley e a prediligere l'LSD se Lei non prende provvedimenti.
Grazie e ciao.

Piesse; ma davvero Lei era comunista?