Brucio

lunedì, luglio 31, 2006

E gira gira la ruota....

E insomma che Anna se ne va due o tre giorni.
Due giorni da uomo "libero" diciamo. Anche se Jed libero lo è sempre.
E tutta questa libertà poi con questo sonno pazzesco mi servirà giusto a passare dall'aperitivo al letto. Vorrei cercare di non dormire questo pomeriggio.
Ma la vedo dura.
Neppure 4 ore di sonno. Dio vedo solo le ferie. Che dureranno per brevissimi dieci giorni,perfino interrotti da un rientro Lunedì per una questione.
Quindi Mercoledì intorno alle 14 sarò già in viaggio per la villeggiatura campestre della mia bella.
E' lì con la famiglia.
La settimana scorsa li voleva uccidere,questa settimana è voluta andare con loro. That' s life. A me sarebbe piaciuto che restasse. Lo dico per amore. Ma a lei sembrava egoismo.
E insomma...va bene. anche perchè con lei va sempre benissimo.
Lei conosce sempre di più quello che mi piace e piano piano sta cambiando. Io sto discretamente facendo la pista. E cambiando un po' anche io.
La mia specialità.
Ce ne sarebbero di cose da dire su questo week end ma si diranno.
Ora vedo solo l'ora di uscire da qui.

venerdì, luglio 28, 2006

Fortune e scuse

Sarà che è venerdì e, soprattutto che perlomeno a livello ancora ufficioso ho forse trovato nel cd dei Golden Smog il mio disco dell'estate ( ed era ora,tra un po' finisce,cazzo...) ma il mio coma mattuttino è più leggero.
Il mio amore è ancora giovane e orgoglioso e ha superato una piccola crisi di ritorno dalle vacanze.
Certo mi sono sentito di dover fare un'altra sorpresa.
D'altra parte non ha senso fare Fonzie quando ami solo una donna.
E quindi si può anche ammettere di aver sbagliato.
Ho mentito.
Una grande bugia per coprire una mia piccolezza.
Ma Anna è stata generosa.
E io mortificato.
Poco male,so come sono e so che ho fatto una cosa non da me.
Che non farò tranquillamente più.
Un regalino per chiedere "scusa" non è mai abbastanza come non è mai poco.Nel frattempo ultimo weekend di luglio.
Poi inizia quel frastagliamento di coglioni che è Agosto.
Troppa gente.
Troppo traffico.
Troppo lavoro con troppe interruzioni,ufficio mai pieno e sensazione di diserzione generale.
Fortuna che ci sia la musica.
Non mi sono ancora stancato sai e non ho ancora rinunciato a un progetto che sia uno.

giovedì, luglio 27, 2006

That's Jed.
E' il tuo compleanno. Jed ti raggiunge.
Alla fine della serata alle sei del mattino ti consegna il suo regalo.
Tu dici,un pò delusa, ma è un libro?
Sì.
L'apri pronta ad arrabbiarti.
Dentro c'è una guida del Centro Pompidou.
Abbiamo un aereo tra quattro ore amore.
Be better be Jed.

venerdì, luglio 21, 2006

Away

Non ci sono per nessuno fino a giovedì...
Ciao ciao.

giovedì, luglio 20, 2006

Eileen ha fatto una splendida serata ieri.
Certo poca gente. Un po' di amaro ma una bella personalità e un continuo tentativo di simpatia.
Alla fine mi regala i dischi. Io so che anche stanotte le ore di sonno supereranno appena le tre.
Ma ormai ho preso il giro. Sono finalmente sull'onda. Non ho tutto questo sonno.
Faccio il calcolo e scopro che solo lunedi sono andato a dormire prima delle tre. Non male per uno che si sveglia alle sette.
Speriamo che ti tenga giovane sta cazzo di vita benedetto Jed.
Almeno.
Certo agli occhi servirebbe una bella stirata.
Forse dovrebbero restare stesi due orette su un bel terrazzo esposto al vento.
Andrea mi chiede delle mie canzoni. Io gli faccio ascoltare "L'innocenza". Il contatto è stabilito;anche Giorgio è contento. I programmi sono belli aperti.
Eileen ha fatto una splendida serata ieri.
E io devo lavorare duro anche oggi.
No time for complaining.

mercoledì, luglio 19, 2006

Un casino

Un casino.
Al di là che ho dormito tre ore.
Devo partire secco col lavoro;devo saltare il post mattutino che mi fa tanto bene ma se voglio abdare via tre giorni lunedì devo soffrire oggi e domani.
Passo quando posso.

martedì, luglio 18, 2006

Tempo

"Il tempo emigra,mi ha messo in mezzo,non sono capace più di dire un solo no..." ricordo quando queste parole mi aderivano in modo perfetto. Ora è un periodo un pò diverso. Capita.
Guardo nei figli dei miei amici i loro tratti.
La smorfia di Pietro ieri era il sorriso di Poz. Piccoli tuffi.
Forse un senso si intuisce.
Ma è il tempo cha ti affina. Divento diabolicamente più sottile. Discerno con grazia luci e tetti,panorami e finestre.
Le stagioni stesse.
Le piante e gli alberi addirittura. Una volta mi accorgevo appena del verde. Ora tutto è più sensibile. Contadino di città... a furia di guardare ho visto. E ho visto la luna appoggiarsi sul mare,la spiaggia salire,la strada cambiare,il quartiere stirarsi,la gente ritirarsi e qualcuno sostituirsi; ho visto le auto arrotondarsi,i televisori appiattirsi,i letti abbassarsi.
Ma non è tutto perchè le case hanno circondato le strade,e i giardini hanno circondato le case e non si capisce chi si sia arreso.
E il Centro storico si è pulito e ora soffre solo di gente sbagliata.
E io cammino con un passo ancora giovane e baldo. Non so dove vado ma ho imparato a vedere il tempo.
Ho imparato a cercarlo.

lunedì, luglio 17, 2006

Maledettamente

E' iniziato il mese tremendus.
15 Luglio-15 agosto. Quello che non mi vedrà uscire vivo a meno di miracoli.
La settimana che mi si prospetta è tragica.
Ogni sera finirà troppo tardi. E ogni mattina inizierà troppo presto.
Inoltre sono tutti nervosi. Anna è nervosa. Ha litigato (tanto per ) con i suoi. E ha riniziato con i suoi propositi di partire,di andare via,lasciare questa città.
Progetto in sè condivisibile ma come labile,fragile e pericoloso per il mio equilibrio. Soprattutto per il mio sempre difficile rapporto con il concetto di coppia.
La fuga non è mai stato il mio forte.
Certo ci sono posti più appaganti dell'Italia,ormai vittima delle sue stesse tutele.
Ormai invivibile,ormai vessatoria e spiona. Io partirei anche.
Fanculo il lavoro fisso,fanculo questa sfiga,fanculo il sistema che mi strozza.
Però partire... lasciare... boh. Certo significherebbe vivere. O rivivere. O ricominciare. Ma per quale gusto morire? Per quale libertà soffrire?
Me lo chiedo troppo. Io non sto male qui. Ma partire mi affascina. Soprattutto in due.
Tutto è maledettamente complicato.
Maledettamente.

venerdì, luglio 14, 2006

Una giornata via.

Bellissimo il concerto degli Eels.
Pensato bene e riuscito meglio. Carini anche gli effetti speciali non voluti causati dal vento e dal mini acquazzone.
Unico inconveniente ste cazzo di zanzare. Due o tre sempre addosso fino all'inizio del concerto. Anna stava sclerando. E io ho faticato a trovare un senso alla natural Asti wildlife.
La giornata è stata splendida anche se potevamo stare un po' meno nel letto e godere un po' di più per esempio l'ottimo agriturismo che avevamo trovato.
E' che io ero esausto. Già partito con un arretrato di sonno incalcolabile se non a livello macroeconomico.
Inoltre ho mangiato troppo. Cazzo, va a finire che riperdo il peso forma... (ok,diciamo la forma che io il mio peso forma mica lo so...).
E' che tutto era così buono. In più manco il tempo di ritornare che ero già a un ulteriore cena. Un compleanno a cui non potevo mancare.
Mmmmmh....meno male che Anna la mena sempre con frutta e verdura che per me si traducono in un perenne "mah...non so...non ho fame...".
L'intensità delle giornate con l'avvicinarsi della fatale ricorrenza del Ferragosto si fa bruciante e insostenibile. La spina nel cuore al risveglio di stamattina era un uncino conficcato e mortale. Ma non so fermarmi,mercoledì spettatore ad Asti Musica,ieri compleanno più concerto di Latin Jazz,stasera suono io in piazza,domani...un miraggio.
Gli eventi si succedono. Magari non si fanno storia ma faccio fatica a pensare ce io non me la stria vivendo davvero.
Ferragosto...e chi ti vede?

mercoledì, luglio 12, 2006

I'm the man who loves you

Giornata infinita e sfinita quella di ieri.
Piena di amore nel senso anche pratico del termine. Il fatto di avere pochissimi momenti liberi non ha per niente significato che non fossero da sfruttare nel senso più sugoso del termine.
Anche per questo nel locale ieri sera è girata "I'm the man who loves you" degli Wilco. Versione Kicking television. Album che non riesce a scendere dal top listening e che,soprattutto, non riesce a essere sostituito da un degno disco dell'estate.
Ormai penso a Thom Yorke come al Natale. Ma chissà.
Oggi se gli occhi mi rimangono aperti vado ad Asti. Concerto degli Eels. Band originale e godibile. Figata,ho pure l'accredito come i veri vippe e quindi neppure pago.
Un po' mi spiace. A me piace dare un senso al valore di certe manifestazioni. Credo sia importante. Però un po' sono contento e me ne fotto.
Anna ha la fissa degli agriturismi. Anche a me piacciono ma sinceramente ho sempre un po' paura che mi sveglino all'alba e mi mandino a mungere la mucca. Speriamo bene.
Spero inoltre in un buon vino e nella clemenza delle zanzare.
Ieri Anna mi ha chiesto di andare a convivere con lei.
Chiaramo;praticamente già viviamo insieme visto che ho dormito a casa mia una sera sola dal 17 Giugno a oggi. Però convivere è un po' di più di dormire tutte le notti da una persona. Dovrei prendere la mia roba,delimitare alcuni spazietti miei in casa sua e misciare un po' di proprietà.
Obiettivamente è presto visto che sabato è tre mesi che usciamo insieme.
Ma d'altra parte io questa questione dei "tempi giusti per" non l'ho mai rispettata. Sono uscito con persone per molto più tempo senza che mi passasse per la testa di viverci insieme.
Con Anna invece sarebbe proprio un evoluzione logica e naturale già adesso.
Chissà... dopo un iniziale sì! abbiamo optato per un attesa breve ma possibile.
Vediamo quanto resistiamo prima di entrare nel famigerato mondo delle coppie che convivono.
Vi rendete conto? ...Io facevo rock n roll una volta...
Now I'm the man who loves you.

martedì, luglio 11, 2006

Pazienze

Oggi è una pessima giornata.
Sono molto felice come periodo ma oggi è una menata dietro l'altra.
Tra l'altro stasera non dovevo lavorare; e invece...
Uff... tra caldo e lavoro...
Beh,vediamo almeno se cambia.
Inoltre,ma non è una novità, mi si chiudono già gli occhi. Io ho paura di dover andare dal dottore. Non è possibile. Ho sempre più sonno;mi si chiudono gli occhi in pubblico. Dopo neanche mezzora che sono sveglio.
Io ho voglia di andare a dormire in montagna. Per avvicinarci al concetto io e Anna abbiamo deciso di passare una notte della nostra vita ad Asti. Sì,non è montagna ma insomma,almeno non c'è il mare.... .
Anna ha scelto il Bed & Breakfast (con piscina...wow...tanto pago io...) in omaggio alla sua passione per il rustico.
Andiamo a vedere gli Eels. Originale band che sviluppa paranoie e tensioni sonore del fantomatico Mr. E. Una specie di patto di scambio; io l'ho accompagnata a vedere Carmen e lei mi accompagna a vedere questi concerti strani.
Inoltre ho l'accredito. Ma quanta gente conosco...
Partiamo domani pomeriggio. Subito dopo il lavoro. E ce ne torniamo Giovedì;quindi come spesso ultimamente sarò ad intermittenza in questi luoghi virtuali.
Abbiate pazienza.
Con me ce ne vuole sempre.

lunedì, luglio 10, 2006

Campioni del mondo,olè.

Io odio il calcio.
L'ha detto subito Anna. E,ancora ricordo,girandosi mi fece: " non mi dire che a te piace?".
Dietro quelle parole si celava il chiaro giudizio "io non uscirò mai,mai e poi mai con uno che perda il suo tempo con il calcio".
Ora in sè,lo riconosco,è un concetto giusto. Poi in quest'epoca scandalosa davvero credere in Italia romanticamente a qualcosa in cui ci sono in mezzo così tanti soldi è pura utopia se non stupidità.
Così ho vissuto questi mondiali da clandestino. Saltando diverse partite,scrutando qualche spezzone nei negozi,soffocando l'istinto tifoso dentro a un comportamento esteriormente pieno di nonchalance.
Anna era fiera di questa cosa. Odia i caroselli,odia che la gente si lasci andare,odia un sacco di cose Anna. Io poi che sia chiaro non è che sia uno di quelli che non esce di casa perchè c'è la partita però diciamocelo...i mondiali... cazzo i mondiali mi piacciono. Ma che fai? Ti innamori di una ragazza e rischi di perdertela per un tre settimane di calcio. NO. CAZZO. NO,TI ACCODI.
Ma che coglioni quelli che fanno i caroselli,ma che palle sta retorica nazionalistica,che ipocriti tutti a dare addosso agli scandali e poi tutti davanti alla tv....
Bravo Jed. Una recita perfetta.
Ieri festa in cantina. Naturalmente c'era anche la tv. Tra un bicchiere di vino e una fetta di salame si guarda la finale; con un lavoro certosino Anna si presta con una certa superiorità a guardarla. Durante il primo tempo quasi si addormenta.
Io fingo di parlare e guardare. Un occhio è costantemente sullo schermo. Eroicamente vado pure in piazza a comprare la torta al cioccolato con le pere. Gli amici mi guardano increduli e schifati. Dov'è il Jed che si arrampica sulle pareti durante le partite della nazionale.
Anna, a dire la verità,sorprendentemente piano piano si lascia lontanamente coinvolgere.
Io sono ancora impassibile.
Più scosso durante i supplementari.
Ai rigori applaude anche Anna,pur guardandomi severa.
Grosso sta per tirare il rigore decisivo. Nella sua espressione tutta l'emozione di un ragazzo che è a un passo dal sogno. Mi si accende qualcosa dentro.
GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL!!!!!!!!!!!!!!!!!
FRANCESI DI MERDA VAFFANCULO!!!!!!!!
Ripetuti gesti dell'ombrello,sbattere di coperchi di pentole,orgia di abbracci con gli amici,urla,prendo una tromba; la consumo e poi la tiro,Giorgino accende lo stereo al massimo io ballo come un ossessoper tre minuti pogando e urlando.
Girando mi ritrovo di fronte allo sguardo sbalordito di Anna.
Ma ti piace il calcio?
A chi? A me?
Ma no.... sarà il vino.
E il bacio fu campeon.

giovedì, luglio 06, 2006

Il miraggio di Ferragosto.

Stasera vado a vedere Carmen Consoli.
Ad Anna piace e a me non dispiace perciò si può andare. La cosa fondamentale è che Anna non rispetti il suo intento di preparare la peperonata a pranzo. Ci saranno tremila gradi e a me mancano tremila ore di sonno. Mi manca solo la peperonata sullo stomaco e stanotte sono a posto.
Questa del sonno comincia ad essere una cosa pesante. Io mi sono già schiantato una volta in autostrada per il sonno e non è stato piacevole per quanto sia rimasto illeso.
Purtroppo io ho uno spirito di adattamento troppo sviluppato. Ora ho preso quel maledetto giro delle quattro cinque ore di sonno ed è una tragedia perchè non riesci a recuperare. Mi spiego; arrivano il sabato e la domenica e io comunque non riesco a dormire oltre le nove-le dieci (pur andando a dormire alle quattro-alle cinque). Poi ridormo il pomeriggio altre due o tre ore. In pratica divento una macchina con poche ore di autonomia e più bisogno di frequenti brevi riposi. E' pericoloso perchè qualsiasi situazione di relax mi porta ad addormentarmi. E comincio a sbadigliare ogni volta che mi corico,mi siedo o in qualsiasi posizione io debba affrontare la sempre difficile operazione della digestione.
E' una situazione che subisco ogni anno e da cui comincio a riprendermi verso Ottobre. Il problema è che quest'anno interagendo con un altra persona questi ritmi sono continuamente e imprevedibilmente alterati.
L'unico modo di uscirne è non dormire il pomeriggio ma rischi il crollo la sera e, come sù detto, ho già rishiato una volta. Quindi ho poca uscita e devo studiarmi una soluzione.
Ormai le crisi di sonno le ho anche in ufficio dove per fortuna maschero con improbabili cure farmacologiche le mie evidenti defaillance.
Io non ci arrivo a Ferragosto.
Ho sonno,cazzo.

mercoledì, luglio 05, 2006

uscire dalle assurdità dell'Italia

Ci deve essere un perchè. Ma ci manca un Freud nazionale. Uno psicologo delle masse.
Non sapremo mai forse l'attorcigliamento psicologico nazionale.
Siamo un paese meraviglioso in finale di coppa del mondo. Capaci di qualsiasi impresa.
Ora i giocatori hanno dimostrato che hanno palle e tecnica. Vagli a chiedere che bisogno avevano di scommettere,di doparsi,di permettere posizioni dominanti e telefonate.
Stiamo cercando di uscire da una situazione fangosa in cui il sotterfugio era la condizione normale. In Borsa,in economia,in politica,in tv. Ovunque il potere in Italia è stato millantare potere. Esibire potere. Fare intendere un potere oltre il ruolo ricoperto.
Poi se effettivamente tutto era comprato,tutto corrotto,tutto falsato da parmalat a cirio, da vallette a calciatori, da Previti a Fazio non si sa. Quello che si sa che in ognuno di questi campi non ce n'era bisogno. Persone straricche e stracompetenti hanno fatto carte false per raggiungere posizioni dominanti ingestibili e senza senso che non avevano bisogno di raggiungere. Travolti da una psicologia nazionale dietrologa e ipocrita.
Non coprivano mancanze di denaro,di furbizia,di risultati o di bravura.
No,è stato il vizio di una ventina di anni che speriamo non tornino mai più.
Il vizio del potere inventato. Il vizio di creare un sistema dove nascondersi,un giro di amici degli amici che protegga da poteri forti creando poteri forti. Che invece immancabilmente sono nati e scoppiati come bolle di sapone punti da un sistema democratico comunque inserito in Europa. Poteri deboli altrochè.
Le richieste di retrocessioni varie sono equilibrate. Le condivido. Ma diciamocelo è quell'italia che va retrocessa. Non ci sono vere e proprie compravendite di partite. Ci sono tentativi di furbate ,di telefonate. Arbitri che vogliono essere amici di Moggi perchè magari poi se sei suo amico vai ai mondiali,Moggi che vogliono controllare gli arbitri perchè il Milan ha le tv,Milan che vuole frenare Moggi se no controlla tutto lui. Tutto un giro in realtà inconcludente di favori e di millanterie ( che secondo me a quei livelli va ovviamente strapunito) secondo me non tanto per la creazione di un sistema ma per l'adeguamento ad un sistema che è stata in questi anni l'Italia del dopo tangentopoli. E l'Italia di Berlusconi. La solita Italia che dopo essere stata più realista del re e più papale del Papa ha voluto cercare di essere più Berluscona di Berlusconi stesso. Berlusconi in questo senso è innocente.
Un sistema che ognuno riconosce già dalla sua scuola o dal suo ufficio. Tutti che cercano di far intendere che ci sono modi di andare avanti che non si possono dire. E di cui non c'è bisogno. Eppure il capo ufficio si sente obbligato a favorire la figlia di perchè poi....quando invece non c'è bisogno,non c'è motivo.
Eppure la segretaria si sente obbligata a fare la smorfiosa quando (normalmente) poi in fondo non ce n'è bisogno.
Eppure c'è l'impiegata che è amica dell'Assessore e va avanti. Tutti protetti da un sistema invisibile che riteniamo inevitabile,una rete in cui in realtà ognuno di noi soffoca. Per primi l'Assessore,la segretaria,il capoufficio,la figlia di.
Per scoprire che invece siamo bravi davvero,ingegnosi,capaci del sacrificio e della dedizione. Che non ne avremmo bisogno delle nostre mafiette fragili e dannose.
Vedi Zambrotta,Cannavaro,Buffon e ti chiedi "ma cosa ti mancava per vincere onestamente a te e a chi ti gestiva?" . La risposta è niente. Coglioni,non vi mancava niente. E ora invece siete quasi campioni del mondo e in serie C.
Speriamo che il calcio che è uno dei pochi linguaggi universali del nostro popolo ci insegni questo stavolta: non ce n'era bisogno. Possiamo giocarci apertamente tutto. Non abbiamo bisogno di chiuderci in sistemi che non esistono se non su larga scala (non sto mica negando che la mafia esista).
Penso alle liberalizzazioni di Bersani,penso a Zapatero che ha insegnato all'Europa che una cosa che si pensa può essere realizzata;le cose si possono fare. Gli italiani le possono fare. Proprio quelle che pensavi che in Italia non si sarebbero potute fare mai.

martedì, luglio 04, 2006

Perso

Non perdo un centimetro della tua pelle.
Non si salva niente dalla mia furia affettiva. E mentre ci mischiamo io sento.
E sento il vuoto dei bicchieri che bevo che non è di bere che ho bisogno.
E il caldo della stanza che è un cielo immobile e soffuso,un orizzonte dentro.
Sento il legno del bagno e la sabbia delle piastrelle.
Tu forse non sai che io inizio a far l'amore quando ancora sono nel labirinto delle tue scale,quando entro e col fiatone mi siedo sul gradino del corridoio per togliermi le scarpe.
Quando ancora scegli il cd da mettere in camera.
Quando mi specchio nello specchio che in bagno ancora non c'è e mi trovo perfetto per l'amore.
Quando proviamo a leggere una pagina.
E ringrazio Vonnegut per i suoi capitoli brevi,che in qualche modo non mi fanno perdere la storia di "Ghiaccio nove".
Non perdo un centimetro con la tua crema per le mani e per i piedi.
Fino a parlarti dentro.
E il mio lutto quotidiano di lasciarti la mattina per questa storia forse inventata dagli egizi del lavoro si divora la mia colazione.
Mentre scendo le scale sento un palazzo diverso e ogni volta un particolare di queste nuove porte da passare,di queste anime a distanza di muro che esprimono una nuova realtà nelle mie mattine.
Un pensiero alle porte del mio palazzo;così lontane e orfane del mio precipitare dalle scale col pianto eterno del sonno.
E mi pare tutto fragile. Proprio nei giorni in cui qualcosa non è mai stato così forte.
Hai ragione,c'è qualcosa di tragico nel nostro amore. Di letteratura classica e romantica. Noi. La tragedia di amarsi davvero. Di lasciare il mondo definitivamente. Di vivere gli altri come un inciampo del nostro viverci. La paura del delirio. Il conoscere i nostri limiti di pazienza e affidabillità decisamente pericolosi per un amore così ingombrante,così grande.
Che esce dal cofano e dal bagagliaio,rende impossibile la guida,superfluo lo specchietto. Straborda in ogni cosa,allaga qualsiasi ora.
E' una paura stupida quella di ragionare sul palloncino. Ma non scoppierà questa storia nonostante tutto il fiato che io ci metta. Si gonfierà indifferente alle spine che abbiamo sempre avuto.
Perchè sarebbe già scoppiato.
Da sempre mi diverto a capovolgere. A vedere il giù e il sù in modo diverso.
La stessa iconografia della vita come cammino mi sta stretta. Non vedo la linea della mia vita,non ne vedo il passato e il futuro. Vedo un presente con dei ricordi e dei miraggi. Un eterno presente. Che filosoficamente non muore.
Siamo così lontani da ieri e da domani da poter ridere piano della idiozia della vita moderna.
E amarci dove gli altri non sanno.

lunedì, luglio 03, 2006

E fu l'estate

Ed eccoci al ritorno in ufficio.
Dopo questa mini vacanza. Questi tre giorni fuori dalle solite alienazioni e dentro l'estate più calda. Ieri in particolare non si riusciva a stare neppure in barca. Solo in acqua avevi un minimo di sollievo.
Non mi sto lamentando.
Amo l' Estate. I tg la possono menare quanto vogliono con questa panzana del caldo record. Io,sarà il mio animo di eterno studente, amo svegliarmi senza il freddo,infilarmi la prima maglietta e uscire,fare l'amore con la finestra aperta e le persiane chiuse.
E poi dormire senza coperte,fare il morto in mare,fare i tuffi,affogare i miei nipotini ( ne ho tre come Paperino),uscire con le infradito,girare la notte senza pensare al freddo.
Mi sta stretta questa breve estate;vorrei che durasse almeno due o tre mesi in più.
In un certo senso mi piace anche di più lavorare d'estate.
Mi pesa meno svegliarmi senza il freddo nelle ossa e la vogia di restare sotto le coperte. Anche uscire è più veloce.
Certo mi dovrei dosare un po' di più.
Difficile che arrivi a Ferragosto ma finchè ce la faccio non mi lamento.