Brucio

giovedì, giugno 15, 2006

Benedetto Jed musicista sensibile

Benedetto Jed.
Ma di nuovo tre ore di sonno?
Di nuovo birra,vodke arancia, chupito...?
Ma che tipo che sei. Eppure lo sapevi che era una giornata pesante oggi...
E il bello che eri già in mutande e maglietta,già sul letto con le vongole e la pasta nel del cammin dell'apparato digerente. Già con l'occhio mezzo giù. Poi il messaggio sulla Jam session. Poi Anna che chiede se mi voglio riposare.
Ecco quel mio sorrisetto diabolico.
La Jam session era partita piano ma si vedeva che c'era voglia in questo finto giugno in cui nessuno osa.
I ragazzini del metal provano il blues e viene fuori qualcosa tra il crucco e il napoletano. Ma si ci mescola apposta. Poi riprendo la chitarra io. I shall be released,While my guitar gently weeps e una finale like a rolling stone. Un trittico cattivo e maledetto suonato bello ubriachetto e caldo.
Zeus alla batteria girava giusto e Pip al basso teneva abbastanza le cose insieme.
Poi che dire,girava tutto e Anna era molto più affettuosa. Stavamo andando troppo lontano quando abbiamo incontrato il percussionista del mio trio che vagava tristo e sperduto. E' un tipo unico.
Discorsi confusi,quattro frecce,baci (non col percussionista),risate e parole.
Stasera a sorpresa si suona. E io nonostante sia in pieno coma ne ho una voglia incontenibile.
Il bello di Jed è proprio questo;tu lo vedi la mattina in ufficio,bocca aperta,occhi viola,occhiaie e aritmia cardiaca e non ci crederesti mai che è in piena forma.