Brucio

giovedì, luglio 06, 2006

Il miraggio di Ferragosto.

Stasera vado a vedere Carmen Consoli.
Ad Anna piace e a me non dispiace perciò si può andare. La cosa fondamentale è che Anna non rispetti il suo intento di preparare la peperonata a pranzo. Ci saranno tremila gradi e a me mancano tremila ore di sonno. Mi manca solo la peperonata sullo stomaco e stanotte sono a posto.
Questa del sonno comincia ad essere una cosa pesante. Io mi sono già schiantato una volta in autostrada per il sonno e non è stato piacevole per quanto sia rimasto illeso.
Purtroppo io ho uno spirito di adattamento troppo sviluppato. Ora ho preso quel maledetto giro delle quattro cinque ore di sonno ed è una tragedia perchè non riesci a recuperare. Mi spiego; arrivano il sabato e la domenica e io comunque non riesco a dormire oltre le nove-le dieci (pur andando a dormire alle quattro-alle cinque). Poi ridormo il pomeriggio altre due o tre ore. In pratica divento una macchina con poche ore di autonomia e più bisogno di frequenti brevi riposi. E' pericoloso perchè qualsiasi situazione di relax mi porta ad addormentarmi. E comincio a sbadigliare ogni volta che mi corico,mi siedo o in qualsiasi posizione io debba affrontare la sempre difficile operazione della digestione.
E' una situazione che subisco ogni anno e da cui comincio a riprendermi verso Ottobre. Il problema è che quest'anno interagendo con un altra persona questi ritmi sono continuamente e imprevedibilmente alterati.
L'unico modo di uscirne è non dormire il pomeriggio ma rischi il crollo la sera e, come sù detto, ho già rishiato una volta. Quindi ho poca uscita e devo studiarmi una soluzione.
Ormai le crisi di sonno le ho anche in ufficio dove per fortuna maschero con improbabili cure farmacologiche le mie evidenti defaillance.
Io non ci arrivo a Ferragosto.
Ho sonno,cazzo.