Brucio

martedì, luglio 18, 2006

Tempo

"Il tempo emigra,mi ha messo in mezzo,non sono capace più di dire un solo no..." ricordo quando queste parole mi aderivano in modo perfetto. Ora è un periodo un pò diverso. Capita.
Guardo nei figli dei miei amici i loro tratti.
La smorfia di Pietro ieri era il sorriso di Poz. Piccoli tuffi.
Forse un senso si intuisce.
Ma è il tempo cha ti affina. Divento diabolicamente più sottile. Discerno con grazia luci e tetti,panorami e finestre.
Le stagioni stesse.
Le piante e gli alberi addirittura. Una volta mi accorgevo appena del verde. Ora tutto è più sensibile. Contadino di città... a furia di guardare ho visto. E ho visto la luna appoggiarsi sul mare,la spiaggia salire,la strada cambiare,il quartiere stirarsi,la gente ritirarsi e qualcuno sostituirsi; ho visto le auto arrotondarsi,i televisori appiattirsi,i letti abbassarsi.
Ma non è tutto perchè le case hanno circondato le strade,e i giardini hanno circondato le case e non si capisce chi si sia arreso.
E il Centro storico si è pulito e ora soffre solo di gente sbagliata.
E io cammino con un passo ancora giovane e baldo. Non so dove vado ma ho imparato a vedere il tempo.
Ho imparato a cercarlo.