Brucio

martedì, maggio 30, 2006

L'assedio e la minestra

Qual'è il più sublime gesto d'amore?
Accettare di non amarti,aiutare il tuo amore,amare il tuo cuore,annullarti?
Difficile scordare il finale di questo film. Certo avevo un sonno della miseria,ho fatto fatica. Colpa assolutamente mia,non del film.
Ma siamo riusciti a vederlo tutto. Quasi un record vedere un film intero per noi.
Cazzo, ho detto noi.
E' stato intenso.
Quel pianoforte,quel brano che non veniva.Quella musica che amava al posto delle mani e delle parole e che alla fine vince. Vince anche se Shandurai è donna orgogliosa e pura.
Ma l'assedio è scaltro,profondo.Si usa ogni arma. Poche le parole. Vivi gli sguardi.
Trovare la videocassetta (il dvd nemmeno a parlarne) da queste parti non è stato facile. Ma con un pò di perseveranza ce l'abbiamo fatta.
Un amore oltre ogni limite,oltre ogni rinuncia e privazione. Un amore puro come la musica. Musica che non è semplice colonna sonora ma vera e propria protagonista della storia;il rapporto tra l'ancestrale e la classica,tra l'Africa di Ali Farka Toure e Mozart,Grieg,Beethoven.
Shanduray non capisce la musica di Mister Kinsky all'inizio. Alla fine capisce di essere lei la musica del suo compositore,di essere stata cambiata dal di dentro,con un assedio di attenzioni oltre ogni sacrificio e capisce di non essere più quella di prima.
Capisce di amare il suo amatore.
Si accetta come dono e ci lascia con la domanda aperta senza dare soluzioni facili.
Perchè l'assedio ha una sua vittoria ma non si sa quanto e se definitiva.
Quando la notte prima del rientro del marito Shandurai ama Mister Kinsky non si sa se è un saluto o una scelta.
Io mi chiedo della felicità di Kinsky.
Che vuoto ci sia dopo una battaglia sanguinosa,quanto contino vittoria o sconfitta dopo.
Anna si chiede cosa abbia scelto Shandurai,io invece mi chiedo sempre più cosa abbia pensato Mister Kinsky senza più la sua casa,il suo pianoforte,senza più forse neppure lei.
Tutti abbiamo assediato qualcuno,tutti con le nostre armi,le nostre canzoni,il nostro umorismo,la nostra faccia migliore e più intrigante.
E dopo? Che ne è stato dei nostri Sì o No? Quali gesti ci hanno devastato l'anima? E quanto ci sono bastati? E quanto ce li siamo fatti bastare?
Il film mi cresce dentro con i suoi umori e la sua tensione.
Solo una cosa mi ha sconvolto di più.
La madre di Anna ci ha fatto la minestra.
Roba da pazzi.
Forse alla fine è questo il più sublime gesto di amore.