Brucio

mercoledì, marzo 01, 2006

Rivoluzioni e arcangeli

In questo periodo stupido c'è una piccola rivoluzione che come tutte le rivoluzioni oltre a sconvolgerti e ad uccidere fa riaffiorare alcune parti di te che non emergevano quasi più.
E' riemerso Guccini,per esempio. La sua antica introspezione negli antri della noia e del mal di vivere. E con lui un po' di vecchia e nuova canzone d'autore. Babyshambles,Cocorosie e Wilco sono un pò meno fissi nell'autoradio e passano molto di più Fossati,Manuel Agnelli,Marco Parente,Cristina Donà...
Soprattutto L'Arcangelo,l'ultimo disco di Ivano Fossati,gira con piacere.
Forse è una specie di difesa autoindotta dal Festival di Sanremo imperante. Che tra l'altro vedo un pò in crisi. Giudizio non attendibile visto che ne ho guardato forse cinque minuti e comunque non in fila.
Questa idea della competizione in una rassegna musicale è così stupida. La musica è un modo di comunicare,un linguaggio. E' come se facessero una gare tra il francese,l'inglese e il tedesco; come si fa a fare una gara tra canzoni? E' talmente idiota.
Ovvio che vinca la banalità.
O forse ho bisogno di ascoltare,di capire,di qualcuno che dica.
Fossati come al solito sa cosa dire e conferma la tendenza di Lampo viaggiatore a superare quella fase che giustamente Rocco Tanica sbeffeggia a Zelig. C'è poco di verboso e astruso nel disco. Anzi c'è una bellissima canzone semplice sulla complessità nel cd;il battito.
Non amo il modo di cantare di Fossati che a volte è troppo colloquiale,mi piaceva di più con le melodiche giovanili ma le sue canzoni sono così pregne di significato e i suoi discorsi sono così ben interpretati che sono un oasi di intelligenza e serenità .
A proposito di mattina è ufficiale;sono insonne. Non c'è spiegazione per il fatto che non riuscivo ad addormentarmi ieri notte dopo tutto una giornata che non vedevo l'ora di salutare dal letto.
Per il resto ora sono fuori da tutto. Mi manca qualcosa ma preferisco.