Brucio

martedì, febbraio 21, 2006

Perso nei colori

Eh,il Trespolo ha ragione a incazzarsi.Ma io non pensavo che sarebbe stata una cosa così immediata. Funziona che tu vai al lavoro lunedì e che questa ragazza ti dica via sms "tanto non mi ci porti a vedere Van Gogh". E che io le risponda "ci vediamo all'una e trentacique circa davanti alla chiesa".Questo è il Jed che mi piace,quello che decide in trenta secondi di andare a Brescia e non solo.Dico subito che per ragioni di età non mi ha mai sfiorato neppure un attimo l'idea di provarci. Però a parte la sua bellezza,i suoi 22 anni e i suoi 170 Km/h fissi in autostrada mi sono divertito come il vero Jed.Van Gogh è colui che accese la luce. A me non piacevano le mostre;mi dispiaceva quasi. Gite scolastiche,visite con gli amici o con i genitori. Niente;guardavo e mi si formavano dei punti interrogativi senza senso. Però quel pomeriggio ad Amsterdam,sarà stata la vacanza on the road che mi faceva tanto ricettivo,in quei furiosi campi di grano per la prrima volta sentii la vera emozione,compresi l'artisticità del messaggio.Poi non vidi più Vincent per troppi anni. Cominciai a pensare che fosse stata la mia giovane età e la mia vacanza a rendere tanto eccitante la visita a Paulus Potterstraat 7;mi sbagliavo. Ieri ho povato la stessa onda emotiva. Anche Gauguin ha il suo perchè intendiamoci. Ma Van Gogh mi ha emozionato profondamente di nuovo.Dopo il museo ho cominciato a fare le mie solite figure di merda per trovare un posto decente perdendomi per quel centro storico così uguale e sbilenco. Anna rideva come una matta ma alla fine un nero d'avola e un ristorantino l'ho trovato. Abbiam capito subito che non siamo i tipi da guardare la mostra e tornare a casa e quindi ho chiamato uno dei più grandi artisti contemporanei,tale Folco Orselli (comprate il suo disco "La spina") per scoprire che suonava alla Casa a Milano e in una trentina di secondi abbondanti eravamo già nella strada allungata per la super città. Dopo esserci persi un centinaio di volte siamo riusciti ad arrivare al locale. Musica,southern and comfort. Folco strizzava la chitarra con una camicia rossa che brillava. io ormai ubriaco di colori ancheggiavo in mezzo alla gente e non c'era buio che tenesse la mia liquefazione cromatica. Ero il verde della mente del Mohito,il giallo della parete,il legno delle scale,il nero della maglietta di Anna. Un pò di amici maledicevano via sms l amia sortita improvvisa e non potevano raggiungermi. A tutti ho promesso di riandare oggi. Col cazzo. Sono distrutto,siamo tornati a casa lievemente tardissimo.Anna ha detto "ho capito che quando si tratta di andare con te si va".Esatto piccola.

Oggi sono di là...