Brucio

martedì, febbraio 07, 2006

Senza paura

Niente da fare. Per quanto si ostinino a cercare di farmi paura non riescono più di tanto. Ormai la mia resistenza al terrore è una resistenza del buonumore e dell'ironia.
Quindi difendo col sorriso le vignette del mio mondo e non mi faccio impaurire. Certo che questo mammaliturchi dopo mille secoli snerva un pò. E certo che certi popoli si avvicinano alla democrazia come gli animali al fuoco. Ma insomma non è che si possa colonizzare o democraticizzare al gente a seconda delle utilità politiche di qualcuno.
Paura ovunque,fondamentalismo al potere,Iran senza più l'antagonista Saddam che può dedicarsi a nuovi nemici,popoli sobillati contro l'occidente,predicatori d'odio in grande spolvero,democrazia inattuabile in Irak,rete idrica e elettrica praticamente inricostruibile dopo la guerra se non con investimenti che non vedo come alcun paese al mondo possa ipotizzare di fare,Bin Laden che si fa le canne tranquillo e preti e giornalisti innocenti trucidati. Un bel risultato la guerra in Irak. Gli strenui difensori dell'azione di forza li vedo un pò appannati. Chi ha fatto l'11 settembre lo vedo più potente e più in grado di rifarlo.
Ma che ci vuoi far?
Tanto il potere ha sempre bisogno di usare la forza se no sarebbe un pò come essere il capo ufficio senza essere stronzi. Bush non poteva mica fare la figura della mammoletta,noooooooo...e quelli di buon senso che dicevano di non andare a impigliarsi in quel roveto incandescente?
Ah beh,quelli erano amici di Saddam,comunisti,anarco insurrezionalisti,anti patrioti,pro-terroristi. Me ne sono sentite di tutti i colori...ultimamente un pò meno certo...
Ma che consolante soddisfazione. Ora vogliono farmi paura,farmi terrorizzare da quelle barbette inquiete e magari farmi affidare a qualche uomo "forte". Invece non c'è via di uscita,ormai la frittata l'hanno fatta,ormai il mondo ce l'hanno rivoltato contro e non rimane che resistere al terrore e all'integralismo con l'unico antidoto di sempre: il non avere paura e il vivere la propria libertà.
Ci vorrà tempo.
E qualcuno ci rimette le penne o le ambasciate ma vivere la propria cultura è l'unico modo di combattere.