Brucio

lunedì, febbraio 13, 2006

Non mi rompano

Non mi rompano il cazzo i no global.
A me le Olimpiadi piacciono. Me ne accorgo quando mi ritrovo con le braccia alzate per uno sport che in un qualsiasi altro periodo dell'anno non guarderei neppure se negli altri mille canali ci fossero solo programmi del dipartimento scuola educazione. E che non farei a meno che non me lo proponesse una super gnocca.
I no global sono un pentolone,non un movimento. Non che mi stiano antipatici;anzi una critica della globalizzazione credo che sia indispensabile e visto che è negata non è che si possa chiedere troppo politically correct.
Ma le Olimpiadi insomma. Ok la coca cola,ok la pubblicità,ok il no tav però dai una volta che il sistema propone una competizione sana invece che una guerra non c'è molto da sindacare.
Certo lo spirito olimpico sarà ventanni che non esiste ma non nella gente che lo segue (in poltrona,ndr).
Queste sono le vere guerre che bisognerebbe portare avanti; l'unica speranza di unire il mondo sotto valori diversi ma rispettati.
Ho letto che la soddisfazione più incredibile dei rapitori della Sgrena è stata quando il loro idolo Totti ha indossato la maglietta con scritto di liberare Luciana. Gli stessi americani ci hanno liberato così;con Elvis Presley,Hollywood e Cassius Clay. Chissà perchè mai ora si sono incapponiti con le bombe lo sanno solo i neo-cogl.
Negli avvenimenti positivi c'è un potenziale incredibile che siccome non dà frutti immediati una politica miope non persegue con efficacia.
Ieri per caso ho seguito una breve intervista all'atleta "italiano" che ha vinto la medaglia nello slittino.
Una delle persone più surreali che abbia mai visto. Parlava come le sturmtruppen e diceva solo cose di una normalità allucinanten.
Gli facevano la domanda e lui li guardava come dire "eh...",poi sollecitato dal bisteccone,diceva tipo "sono arrivato uno,molto contenten".
Il giorno più bello dell sua vita e sembrava che avesse solo una gran voglia di correre a mangiare la bresaola.
Che bello. Amo la gente quando mi sorprende.
A vedere la (sfortunata) finale di sci di fondo eravamo in 4 sugli sgabelli del bar sul molo ma pian piano che ci si avvicinava alla volata finale la platea si ingrandiva. Presto si sono unite anche le donne con le loro tre tipiche caratteristiche di quando assistono a una competizione sportiva:1) per loro chiunque abbia anche una vaghissima tonalità di azzurro nella tuta o anche solo negli occhi è italiano 2) urlano 3) fanno una serie di domande di sringente logica (uno non può gareggiare con degli sci lunghissimi?).
Ben presto eravamo tutti affratellati nella bestemmia per la mancata vittoria.
Viva lo sport.