Brucio

martedì, aprile 11, 2006

L'Italia;un paese con un coglione solo ( ma almeno uno)

Incommentabili i risultati elettorali.
Ma non essere più il paese di Berlusconi è qualcosa di incredibilmente rilassante. E' come se la metà degli italiani avesse chiesto di entrare in Europa e uscire dal Sudamerica.
Speravo fossero di più ma non mi rendo mai conto di troppe cose.
Dimentico sempre che in Italia non si leggono i giornali,non si leggono i libri,non si va al cinema e a teatro,non si comprano i dischi.
Che se facessero un referendum per L'Europa non so se si vincerebbe.
Che Mediaset dopo anni ha gettato la maschera e si è schierata nettamente.
Dimentico sempre che l'Italia è il paese degli evasori.
Che la Sicilia,da ieri è ufficiale,è un paese interamente controllato dalla Mafia. Il voto contro la Borsellino non può significare che quello.
Che c'è gente che si vergogna di ammettere che ha votato per Berlusconi (e fa benissimo).
Che però il 50% degli italiani non guardi più con bigottismo a nuovi tipi di famiglia,non si scandalizzi per Luxuria che mi sembra persona simpaticissima,per Caruso che non è altro che un esponente di forze disordinate ma che esistono in tutta Europa (vedi Francia),non pensi solo ai cazzi propri,al 740,abbia votato contro i propri interessi ma per i propri ideali è qualcosa di meraviglioso che in realtà non era mai successo.
Faccio sempre riferimento sulla gente che incontro nei luoghi deputati alla cultura e mi dimentico degli imbibinati;quello che Schifano chiama da ieri il paese reale.
Il paese anestetizzato invece lo chiamo io.
Insomma,l'importante è che non siamo più berlusconiani. Non siamo più un paese completamente sudamericano.
E ora?
Questa "vittoria" per me non è che la premessa a una sconfitta;governare così è impossibile.
Le mie previsioni sono che si creerà questo grande centro che per nascere sotto l'egida di Casini sta solo aspettando un momento di difficoltà di Berlusconi e che la sinistra si radicalizzerà. Vediamo. La cosa più logica è tornare al voto.
Ma non lo faremo e il centro sinistra si autodistruggerà.
Nel frattempo però Berlusconi non crescerà mai più e quando si perderà contro la balena rediviva l'Italia diventerà un paese diviso tra progressisti e conservatori.
Non è una prospettiva magica ma finalmente quasi europea.
Essere minoranza non mi ha mai depresso,mi basta non essere più preso per il culo.