Brucio

martedì, aprile 04, 2006

L'idiota e l'ubriaco

Mi sono abbastanza divertito ieri a vedere i due galletti scannarsi.
Sono stati bravi e perfettamente in linea con il proprio personaggio. E credo che abbiano rassicurato i propri elettori sulla propria forma personale e abbiano ancora più confuso gli indecisi. Anche se forse li hanno motivati di più a votare perchè mi è sembrato un bel dibattito.
A me è piaciuto più l'idiota. Soprattutto per quello che ha detto sull'Irak. Ma io sono un tipo che (in certi casi) apprezza le formalità e tendo a dare alla politica una forma adeguata e diffido delle forme circensi.
Per esempio io quel dito finale del Berlusca me lo sono quasi sentito nel culo.
Sull'Ici ho riso molto. Lì ho pensato davvero che si può perdere con orgoglio contro la politica dell'annuncio a una settimana dal voto. Sono prontissimo. Non sono più triste. Perdere contro certe minchiate dette così alla fine mi va benissimo. Se perdevo per colpa della sinistra mi sarei depresso ma contro tali cazzate perdere è un orgoglio.
Però capisco che la sensibilità per le forme non può essere comune. Sull'ubriaco ho cambiato idea con il tempo;ho pensato per anni che il suo grande limite fosse democratico.
Ora invece penso che la sua sia una chiave politica, anzi anti-politica. Ho confuso il fascismo che in effetti non c'è stato con lo sfascismo.
Lo sfascismo piace agli italiani. Anche perchè non c'è più molto da perdere. E allora via tutto. Chissenefrega,finchè c'è la salute. La politica del basta che pago meno io.
Lo scontro alla fine mi sembra questo; tra la politica e la non politica.
La politica,con i suoi burocratismi,le sue ampie vedute,i suoi cancri,la sua serietà e la sua mancanza di brillantezza e di appeal,le sue oscurità.
E l'anti-politica con la sua arroganza,il suo smart,la sua facilità,la sua "meglio un uovo oggi",la sua pubblicità,il suo essere alla luce del sole.
L'italia ha avuto sempre questo bivio tra andare avanti tutti insieme anche piano e far andare avanti chi ce la fa. La scelta oggi si è fatta imprescindibile,urgente. Sono in ballo la meritocrazia,l'efficienza,la chiarezza,la pace sociale e i principi della politica.
Credo che il contenuto della scelta della prossima settimana sia questo.
Io per ragioni più che altro etiche e di forma appunto ho già scelto anche se non ho ancora deciso nel dettaglio quale segno privilegiare. So solo che non voterò verdi,Mastella,margherita e Comunisti italiani.
Mi auguro che cambi il mio paese perchè anche se non sono nazionalista come diceva Rino Gaetano è il mio paese e io ci sto.

"....Si dice che in America tutto è Ricco tutto è nuovo,
puoi salire In teleferica
su un grattacielo e farti un uovo,
io cerco il rock'n'Roll al bar e nei metrò,
cerco una bandiera diversa senza sangue sempre tersa
Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po'
e mi accorgo che son solo,
In fondo è bello però , è il mio Paese e io ci sto..."

(Rino Gaetano 1950-1981)