Brucio

lunedì, settembre 04, 2006

Centoventi

Il Pentagono ammette che ormai le violenze sono tra civili. In Irak stanno morendo centoventi civili al giorno.Nel disinteresse generale invece i militari americani morti nel mese di Agosto sono sessantanove.
Dal giorno dell'insediamento del governo di riappacificazione nazionale,il famoso primo governo democratico iracheno la cifra dei civili morti al giorno è semplicemente raddoppiata.
Rileggo i miei post. Quelli all'inizio della guerra. L'ennesima previsione giusta. Non ci voleva un gran politologo.
Una guerra inutile,anzi dannosa,ingannevole nelle motivazioni,ridicola nelle finalità.
Bin Laden fuma ancora il suo arghilè e il fatto che abbiano ucciso Al Zarkqualcosa cosa vuoi che conti quando pensi che prima della guerra questo personaggino valeva un fico secco. Anzi da quando questo è morto non si ha nemmeno più un nemico da combattere e si muore senza sapere perchè o uccisi da chi.
Come da millenni avviene per aver espresso la contrarietà a questo scempio giuridico,intellettivo,intellettuale della guerra in Irak ci siamo beccati dei terroristi,dei piccoli saddam,dei brucia bandiere,dei pessimisti,degli ingenui,dei casarinicarusoagnoletti e come al solito poi sono spariti dimenticando quella guerra nel cassetto delle guerre da dimenticare e pronti ad affilare le lame della real politik per la prossima diatriba internazionale (che come sappiamo già non manca).
I risultati in concreto sono; nessun miglioramento nella guerra al terrorismo,nessun miglioramento della sicurezza internazionale (situazione negli aereoporti tesissima),conflittualità col mondo arabo esasperata,sconfitta dei partiti moderati arabi in ogni (!) elezione a seguito dello scoppio del conflitto. Un successo.
Prevedere questi risultati era di una facilità sconcertante.
Le motivazioni di Bush e l'antieuropeismo inglese erano ovvi ma la cecità e la stoltezza dei neoconglioni è infinita i loro silenzio adesso è penoso.