Brucio

venerdì, novembre 25, 2005

Piccole soddisfazioni

Ieri ho visto una bella cosa.
Ho visto il cine-forum.
Era pieno.
Pieno come non è stato per tutto l' anno scorso. Anzi non è mai stato così pieno. Per puro caso sono andato in anticipo e per puro caso eravamo in molti anche noi. Nove.
Mi sono girato verso una persona che conoscevo e le ho chiesto se quest'anno il cine-forum era sempre così affollato. Mi ha risposto "assolutamente no".
Ci siamo seduti comodi,centrali,la fila dietro la prima fila del corridoio orizzontale che divide in due la schiera di poltrone e l'unico motivo era quella coppia di signori che era nella fila davanti;quella che permette anche di stendere i piedi. Come se sperassimo di avere tutta una fila di poltrone per noi.
E poi ci siamo messi a parlare e scherzare. E mentre si avvicinavano le nove il cinema ha cominciato a riempirsi.
Era lo stesso cinema dove ho visto il bellissimo "Crash" domenica sera.
Il classico cinema centrale di città con uno dei più classici nomi da cinema. Ambra.
Uno di quelli più orgogliosamente antichi tra i classici nomi da cinema;astor,palace,cristallo,corallo,augustus...
Domenica sera,la classica serata cinema,al primo spettacolo eravamo in dodici per farvi capire. Ma ieri la gente non smetteva di entrare.
Alle nove e un quarto il film non era ancora iniziato perchè c'era ancora gente al botteghino.
Doveva cominciare alle nove.
Alle nove e venti il cinema era quasi completamente riempito.Qualcuno era anche in galleria,zona che di solito non aprono che per le sere di teatro.
Il film di Sabina Guzzanti è stato molto bello.
Ma più di quello è stato bello vedere la gente cercare un pò di informazione al cinema.
E' stato bello partecipare a uno di quegli appuntamenti spontanei dove si cerca di sfuggire al rincoglionimento generale televisivo ( che ha tutto il diritto di esistere ma nessun diritto di essere l'unica possibilità di guardare la tv).
E' stato bello rivedere il mio prof di filosofia,il cantante del nuovo gruppo alternativo,l'ex compagno di università,la ragazza con suo padre,eccetera. Tutta gente che fai fatica a radunare se non spontaneamente.
Alla fine ci siamo guardati in faccia e senza dirci niente ci siamo promessi di non abbandonare la speranza di vedere in tv della vera satira,del reale approfondimento e addirittura della incalzante informazione.
Ma eravamo anche un pò scossi. Fare dei chilometri per andare a seguire Grillo,ritrovarsi al cinema per poter vedere una denuncia su problemi ovvi della nostra democrazia studiati e analizzati in tutto il mondo meno che qui,continuare a cambiare canale e continuare a trovare solo calcio,reality e porte a porte su cosa pensa Clarissa Burt della guerra fa un pò regime,un pò clandestino ed è un peccato. E' un peccato perchè questo non è un regime imposto da una reale mancanza di democrazia o di possibilità. E' un regime auto imposto dal nostro modo mafioso di vivere,dal modo di portare avanti le nostre posizioni per conoscenza,ambiguità,ammiccamento.
Ci sono tutte le possibilità democratiche di cambiare le cose ma anche su diritti ovvi e riconosciuti in tutta Europa il vero colpevole è la leccata che il politicante,il funzionaruccolo,il giornalisticchio di turno fanno nella speranza di entrare nel "giro giusto". Un giro assolutamente bipartisan,l'unica vera bicamerale permanente di questo paese che al vertice finge di litigare e cerca di coinvolgerci senza coinvolgersi. Anzi sembra avere come unica preoccupazione la permanenza all'interno della sfera di quelli che contano a scapito di tutti gli altri e non si sognerebbe mai aldilà del finto ardore delle dichiarazioni telegiornalistiche di fare qualcosa di vero per un diritto negato.
E' vero che la politica è l'arte della mediazione. Ma la mediazione non può essere su tutto se no diventa mercantilismo.
Vaffanculo,ieri ho visto la forma moderna di resistenza della mia città. E il finale del film è stato anche il finale della mia serata.